Architetto o impresario generale?

01.05.2021

Architetto o impresario generale? Molta gente sentendo parlare di architetti pensa a grandi progetti e a un'arte edilizia creativa. Il termine impresario generale (IG) viene piuttosto collegato con le costruzioni chiavi in mano a un prezzo fisso. Qual è la soluzione migliore?

Architetto o impresario generale?
Gli architetti non progettano edifici «in serie», ma oggetti pianificati individualmente.  Immagine Marmont Modern House (fonte immagine: flickr / Chase Lindberg)

Jürg Zulliger

Ciò che vale per la vita vale ancora di più per la costruzione di una casa. Tutto riesce meglio se è basato su fondamenti solidi. Quando si parla di costruzione i profani ben presto non sanno più cosa fare. Per prima cosa: All'inizio non è determinante la scelta dei mobili per la cucina o la scelta di un determinato sistema di riscaldamento.  Determinante è la scelta del partner giusto! «Architetto o impresario generale?» – Rivolgiamo la domanda a un esperto, ad esempio a Bernhard Lauper. Lavora da molti anni come consulente edile presso Immopro a Zurigo. La sua prima risposta è: «La decisione se rivolgersi a un architetto o a un impresario generale non dipende molto dalle dimensioni di un progetto.» Il criterio determinante secondo lui è il compito: Bisogna prima sviluppare un progetto e disegnare i primi schizzi di idee? O un progetto di costruzione è già definito in tutti i suoi dettagli?

Architetto o impresario generale?
Progetti creativi di architetti: Rotonda dell'ufficio danese Lundgaard & Tranberg Architects (immagine: flickr /. Gurak)

Architetto o impresario generale? Differenze

Per il primo caso è senza dubbio consigliabile rivolgersi a un architetto qualificato e adeguato. Gli architetti sono stati istruiti a sviluppare idee, a realizzare i desideri del loro cliente e a fare proposte a seconda del fondo immobiliare e dei requisiti legali di progettazione. Il punto di forza dell'impresario generale è per contro la messa in pratica di un progetto chiaramente definito. Gli impresari generali sono soprattutto i partner giusti per mettere in atto concretamente i progetti di costruzione già progettati e definiti. Inoltre un'altra differenza rilevante è che gli impresari generali offrono garanzie sui costi e sulle scadenze.

Il contratto d'opera con un impresario generale dovrebbe contenere una descrizione dettagliata dell'opera ordinata a un prezzo e una scadenza fissati anticipatamente per iscritto. Per contro gli architetti, a seconda del compito a loro assegnato, coordinano l'intero appalto per ogni singolo ordine affidato agli operai e si assumono la direzione dei lavori. Tuttavia non forniscono garanzie sui costi come gli impresari generali; invece delle garanzie di regola l'architetto presenta al costruttore un preventivo. Il fattore insicurezza per quanto riguarda i costi è quindi più elevato. Inoltre  questo modello obbliga il costruttore a stipulare contratti separati con operai, impresari e fornitori. L'impresario generale per contro lavora secondo il principio «tutto da un'unica fonte».

Quando ci si pone il quesito fondamentale se rivolgersi a un architetto o a un impresario generale bisogna inoltre tenere conto del fatto che i partner di costruzione spesso definiscono un po' diversamente il loro ruolo. Lauper dice:  «Inoltre secondo me la differenza determinate è che a dipendenza dell'incarico ricevuto l'architetto funge anche da agente fiduciario del costruttore.» Significa che: Un architetto tutela gli interessi del suo mandante e non segue solo i suoi propri scopi. Rimane a fianco del costruttore e gli offre consulenza. In questo modo contribuisce a alla realizzazione degli obiettivi del costruttore con un dispendio sostenibile.

Un impresario generale per contro non conosce tali compiti fiduciari. «Per farla breve  il compito di un impresario generale è realizzare un progetto già definito in base al contratto d'opera stipulato. Né più né meno. Questo non è però un compito fiduciario», afferma Bernhard Lauper.

Architetto o impresario generale?
Architetto o impresario generale? Buona architettura creata da un impresario generale: Edificio nuovo Ruggächern della cooperativa ABZ. Impresario generale: Allreal (Immagine: Hannes Henz)

Fasi di costruzione Il partner ideale

Architetto o impresario generale?  Anche determinati architetti offrono ad es. prestazioni complessive. coordinate. Lauper cerca di rispondere alla domanda in base alla fase del progetto. «Chi ad esempio ha ereditato una bella casa d'abitazione, in qualità di privato non esperto spesso non sa quanto potenziale si cela nell'edifico e come comportarsi con il compito», afferma Bernhard Lauper. Per valutare le varianti e le possibilità si potrebbe incaricare tre architetti di preparare i primi schizzi di idee approssimativi..

«Spesso i privati rimangono sorpresi nel vedere quante proposte creative ricevono già con poco dispendio» dice l'esperto di edilizia. In un primo contatto con gli architetti nella maggior parte dei casi si nota velocemente «c'è chimica». Per ottenere buoni risultati il costruttore deve essere veramente convinto di aver trovato il «partner giusto per la costruzione e la progettazione. È anche molto consigliabile richiedere referenze.

In una prossima fase il costruttore dovrebbe scegliere una delle proposte. Poi bisogna passare alla fase di concretizzazione del programma e del progetto. Più tardi, al momento della messa in pratica si può riflettere se lasciare le in mono le redini all'architetto o se affidare l'esecuzione a un impresario generale. Se un mandante ordina comunque una prestazione totale (pianificazione ed esecuzione) si parla di un impresario totale (IT) La persona che trasmette l'ordine dispone poi di un partner di consulenza e partner contrattuale che riunisce tutte le prestazioni sotto un solo tetto.

FAS: Architetti con senso di responsabilità

Architetto o impresario generale? Rivolgiamo la stessa domanda a un rappresentante famoso negli ambienti degli architetti: Caspar Schärer, che dall'anno scorso è il nuovo segretario generale della rinomata Federazione Architetti Svizzeri (FAS). Come l'esperto di costruzioni Lauper sottolinea la funzione fiduciaria di un architetto: «Formalmente un architetto diventa attivo nel contratto d'ordine. Di fatto spesso viene a crearsi un rapporto di partenariato.» L'architetto dispone della qualifica per rispondere a domande fondamentali sugli scopi e sulla realizzabilità di progetti di costruzione. «Spesso da questo connubio», prosegue Schärer, «nascono nuove idee che non sarebbero mai venute al costruttore.»

In fondo il punto forte di un architetto è la sua importante disciplina generale (comportamento generale con lo spazio e la superficie, l'architettura, i progetti etc.). Gli architetti esperti sono in grado di presentare in modo relativamente veloce al costruttore progetti concreti, naturalmente sempre nell'ambito di quello che può essere realizzato sul terreno dell'immobile e nel rispetto delle ordinanze sulla costruzione della zona. Un po' più di lavoro mentale e un maggior dispendio per la pianificazione e per la progettazione farebbero bene al settore edile e della costruzione, dice il segretario generale della FAS: «Vedendo con quale velocità oggigiorno vengono costruiti nuovi edifici, giungiamo alla conclusione che bisogna mettere di più l'accento sulla qualità », afferma Caspar Schärer.

Architetto e costruttore: Conclusione:

Se venisse investito molto denaro in edifici nuovi solo per evitare gli interessi negativi in un conto bancario, l'architettura non ne trarrebbe giovamento. In un ambiente come quello attuale le prestazioni e la passione di architetti potrebbero portare impulsi importanti. Tenendo conto della quantità crescente di abitazioni vuote in edifici di seconda categoria la qualità architettonica riassume valore. Le abitazioni architettonicamente ben costruite e ben progettate in questo senso sono chiaramente avvantaggiate. «Per definire esattamente i requisiti e per permettere una progettazione accurata, è richiesto molto impegno anche da parte dei costruttori», afferma Schärer della FAS.

Architetto o impresario generale?
Il famoso architetto Le Corbusier una volta disse: "Preferisco il disegno alle parole. A disegnare si fa più in fretta e rimane meno tempo per le bugie.  (Immagine: fotolia: