Prezzo fisso o prezzo approssimativo?

30.03.2020

Al momento di pagare per la prestazione ricevuta, si scopre spesso che i proprietari di abitazioni private pensavano di avere concordato un prezzo fisso. Tuttavia, se questo non è stato definito «chiaro e tondo» per iscritto, rimane spesso spazio per l'interpretazione.

Determinazione a corpo

Riguardo alla determinazione del prezzo, la legge prevede due possibilità (Art. 373 e 374 del Codice delle obbligazioni): da una parte la determinazione a corpo, in certa misura un prezzo fisso, che si applica quando le due parti hanno concordato un prezzo preciso.

L'imprenditore è tenuto a compiere l'opera o il lavoro esattamente a questo prezzo, indipendentemente dal fatto che il suo intervento abbia implicato un dispendio di risorse maggiore o minore di quanto previsto. Solo in caso di motivi fondati che, ai sensi di legge, non potevano essere previsti, l'imprenditore è legittimato ad applicare un prezzo superiore.

Prezzo a seconda del valore del lavoro

Se il prezzo non è stato precedentemente fissato o è stato concordato solo in via approssimativa, si applica la seconda possibilità (Art. 374 CO): in questa circostanza, l'imprenditore può stabilire il prezzo secondo il valore del suo lavoro e delle sue spese, quindi in base alle ore di lavoro prestate e alle spese sostenute per il materiale. Questa regola si applica nel caso in cui l'accordo iniziale sia stato vago.

Un esempio di prezzo approssimativo: «Posa di parquet pronto a un prezzo compreso fra 8'000 e 12'000 franchi». La prassi giudiziaria vuole che, in caso di determinazione approssimativa del prezzo, debbano essere accettate maggiorazioni fino al 10 percento.

Gli accordi chiari ripagano

Se un committente desidera stabilire un prezzo fisso o un prezzo a forfait, questo deve essere riportato chiaramente negli accordi scritti. Una disposizione di questo genere potrebbe essere formulata nel modo seguente: «Viene concordato un prezzo fisso e non viene accettato alcun tipo di maggiorazione, in particolare non vengono accettati i consueti scostamenti del 10% rispetto al preventivo».

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