Il sogno della casa di proprietà

05.05.2021

A 30 o 35 anni solo pochissimi sono milionari. E nessuno nasce grande investitore. Con qualche piccolo risparmio e una pianificazione intelligente è possibile raggiungere gli obiettivi di risparmio. Persino una bella casa di proprietà un giorno sarà a portata di mano!

Jürg Zulliger

Il sogno della casa di proprietà? – per la giovane generazione X o generazione Z (i nati dopo il 1995) le cose importanti della vita sono diverse da quelle delle generazioni precedenti. Vogliono migliorare la loro situazione professionale e ciononostante vivere in modo flessibile. Altri si sposano già presto e fondano una famiglia.

I sogni abitativi sono rimasti simili nelle varie generazioni. La maggior parte delle persone non vuole vivere per sempre in un’abitazione a pagamento ma un giorno potersi permettere una casa o un’abitazione di proprietà.

Consigli economici e di risparmio per la vita

Per realizzare il «sogno della casa di proprietà» sono utili tre principi:

  • Create il vostro budget individuale! Non appena iniziate la vostra attività lucrativa è utile analizzare e pianificare con precisione le entrate e le spese. Quanto potete investire al mese o all’anno con i vostri risparmi? Resistete alle tentazioni del mondo del consumo. Chiedetevi se riuscirete a rimborsare le costose rate di un leasing o se potete permettervi una vacanza cinque stelle. Cercate invece di risparmiare costantemente un po’ di denaro.
  • Obiettivo di risparmio: create dei piani concreti! Quanto denaro vi servirà? In più alcune regioni, come in quella di Zurigo o sulle rive del Lago Lemano, i prezzi d’acquisto sono elevati.  In queste regioni vi servirà all’incirca un capitale proprio di 150'000 o 200'000 franchi (di regola 20 percento del prezzo d’acquisto). In tutte le regioni nelle quali i prezzi di acquisto sono più bassi potrete raggiungere l’obiettivo con somme di denaro più modeste.
  • Coinvolgete la famiglia, gli amici e i parenti! Anche se il vostro reddito è buono, cinque o sei anni non saranno sufficienti per raggiungere l’obiettivo. Una donazione o un’eredità, dal lato pratico, sono un’iniezione di denaro benvenuta. Tenete però conto del fatto che il denaro ricevuto dai genitori, dal caro zio o da una zia solo a determinate condizioni può essere calcolato pienamente come capitale proprio (prestito a tempo indeterminato non ripagabile, non fruttifero). Chiedete informazioni presso la vostra banca.
Il sogno della casa di proprietà
Consigli finanziari per la vita: per raggiungere gli obiettivi più grandi ci vuole disciplina. (Foto: fotolia)

Risparmiare: ma come?

«In generale i versamenti nel pilastro 3° sono uno strumento di risparmio popolare», dice Florian Schubiger di Vermögenspartner a Zurigo. Il vantaggio: i pagamenti annuali possono essere dedotti per intero dal reddito imponibile (risparmio fiscale). Di regola vi permettono di ottenere guadagni più elevati rispetto all’avere in conto. Gli averi in conto del pilastro 3a, a seconda della banca e del fornitore, possono essere investiti anche in titoli (soprattutto negli investimenti a lungo orizzonte). La legge permette di prelevare più tardi la previdenza ad esso collegata del pilastro 3a per la proprietà abitativa (naturalmente prima del pensionamento).

Se optate per un investimento nel pilastro 3a, dovete utilizzare il denaro proprio per realizzare il «sogno dell’abitazione di proprietà». I prelievi allo scopo di finanziare la formazione professionale o un viaggio in giro al mondo non sono permessi!

Meno adatti per la generazione più giovane (Generazione Z e Generazione Y) sono i risparmi tramite cassa pensione. È vero che il denaro versato sulla cassa pensione può anche essere prelevato anticipatamente per il finanziamento di una casa di proprietà, ma i fondi rimangono a lungo termine vincolati allo scopo. Inoltre le future prestazioni del sistema di rendita non sono più assicurate bene come prima. Versare volontariamente del denaro sulla cassa pensione è utile a partire dai 55 anni di età ma non per i giovani.

Risparmiare con delle azioni, ma a lunga scadenza

Chi vuole davvero risparmiare ambiziosamente dovrebbe preparare un piano con delle azioni. Secondo le statistiche di Pictet le azioni svizzere, con un guadagno o una prestazione tra l’8 e il 10 percento all’anno, permettono di ottenere risultati di gran lunga migliori. Ma attenzione: siccome i corsi subiscono forti oscillazioni di borsa dovreste creare un orizzonte di investimento di almeno dieci anni.

Molti esperti di investimenti non sono però sicuri che nei prossimi anni le azioni svizzere garantiranno guadagni elevati come in passato.

Daniel Mewes, direttore di Investment Solutions e membro della direzione aziendale di PostFinance consiglia un’ampia diversificazione nelle azioni. «Riteniamo sostenibile un investimento in azioni svizzere pari al 35 - 45 percento circa. Il resto dovrebbe essere investito in azioni internazionali.», consiglia Mewes di PostFinance.

Secondo l’esperto Schubiger per le azioni bisogna procedere in modo sistematico: «È importante creare una strategia e fissare un piano. Poi investire regolarmente in azioni.»  Se si tratta di singoli titoli di borsa, molti ben presto non sanno più cosa fare. Volete investire in azioni di determinate multinazionali come Novartis, Roche o Nestlé? O preferite quelle di Swisscom, Logitech o di società per azioni più piccole?

Il sogno della casa di proprietà
Consiglio finanziario per la vita 2: pianificare bene e iniziare presto! (Bild: Pixabay)

Il sogno della casa di proprietà: con la calma si giunge all’obiettivo

Oggigiorno ci sono molte alternative all’acquisto di titoli singoli. Consigliamo di chiedere alla vostra banca o al vostro partner per gli investimenti un piano di risparmio sulla base di prodotti indicizzati (ETF). Presso PostFinance un piano di risparmio può essere ottenuto già con importi a partire da 20 franchi. Sul conto del suo piano di risparmio versate a scadenza mensile o annuale l’importo fissato. A seconda dello stato di conto l’importo viene investita correntemente. Importante è la costanza. Per poter realizzare il «Sogno della casa di proprietà» dovete continuare imperterriti ad investire anno dopo anno. Dovreste quindi perseguire con costanza i vostri obiettivi sia in caso di cattivo andamento che in caso di buon andamento della borsa. Se investite anche in caso di cattivo andamento della borsa, godete naturalmente di prezzi d’acquisto più bassi per le azioni.

Altre opportunità di investimento che vi promettono determinati interessi oggigiorno sono rare. Attualmente i prezzi delle obbligazioni sono così bassi che le commissioni e le tasse bancarie «divorano» nel vero senso della parola gli interessi. In questo modo non è così facile depositare soldi che per motivi di rischio non volete o potete investire in azioni. Attenzione: se conservate del denaro liquido o sotto forma di avere di conto per tre o quattro anni, nella maggior parte dei casi ci perdete addirittura. Perdete quando la svalutazione monetaria supera gli interessi.

Fino a una determinata età le banche o le società di fondi garantiscono un conto risparmio per la gioventù con tassi d’interesse preferenziali. Chi cerca qualcosa, nella maggior parte dei casi trova ancora altre alternative. Tra queste alternative ci sono le casse deposito di cooperative. Ma quasi dappertutto la regola è: i soldi sul vostro conto non frutteranno più di tassi d’interesse minimi.

Confrontare le offerte di risparmio

La maggior parte dei giovani che intendono realizzare il «sogno della casa di proprietà» inizierà con poco. Un giovane che non sia nato milionario o abbia fatto un sei al lotto in più di una banca non verrà affatto accolto a braccia aperte. Quindi cercate da soli. Grazie a Internet e a servizi di confronto oggigiorno la trasparenza in fatto di interessi, conti del pilastro 3a, tasse bancarie, etc. è molto maggiore. Su diversi anni le tariffe troppo elevate. Sull’arco di diversi anni le tasse troppo elevate comportano troppe spese. Un interesse annuale dell’1 o 1,5 percento chiesto da una banca o da un investitore, è semplicemente troppo caro.

Il sogno della casa di proprietà
Generazione Y (1981-1995) e generazione Z (i nati dopo il 1995): il desiderio di stabilità nella vita e a lungo termine delle proprie mura domestiche è saldamente ancorato. (fotografia: fotolia)