Assicurazione sulla vita: domande e risposte

30.03.2020

Anche se l’idea di un’assicurazione sulla vita può sembrare un po’ démodé, rimane sempre una scelta sensata per te, il tuo futuro e l’intera famiglia. Ti proponiamo quindi una panoramica dedicata all’assicurazione sulla vita.

Assicurazione sulla vita: domande e risposte

1. Perché stipulare un’assicurazione sulla vita?

L’assicurazione sulla vita continua ad essere un’ottima soluzione per proteggere te e la tua famiglia da rischi esistenziali e per garantirvi un futuro finanziario sereno. Ti permette di assicurarti contro il decesso e l’incapacità di guadagno, di risparmiare per la casa di proprietà o di utilizzare l’assicurazione come forma di previdenza per la vecchiaia. Inoltre, puoi approfittare di benefici fiscali. La scelta dell’assicurazione giusta dipende dalla tua situazione di vita personale e dai tuoi obiettivi nel lungo termine.

2. Assicurazione rischio vita vs. assicurazione mista sulla vita

In linea di massima, esistono due tipi di assicurazione sulla vita che nella sostanza differiscono sulla possibilità o meno di accumulare capitale nel tempo.

  • Assicurazione rischio vita: la tradizionale assicurazione rischio vita assicura una copertura finanziaria a te e alla tua famiglia in caso di decesso o di incapacità di guadagno della persona assicurata (ad esempio dopo un incidente o una malattia grave). Questa soluzione non prevede l’accumulo di capitale; il pagamento avviene solo se il rischio assicurato si verifica e interviene la copertura assicurativa. I premi di questa forma di assicurazione sulla vita sono relativamente convenienti; alla fine però non è previsto alcun rimborso qualora il caso assicurato non si sia verificato.
     
  • Assicurazione mista sulla vita: discorso diverso, invece, per l’assicurazione mista sulla vita che, oltre alla copertura in caso di decesso e incapacità di guadagno, prevede anche l’accumulo di un capitale che viene corrisposto dopo la scadenza concordata del contratto, indipendentemente dal fatto che il rischio assicurato si sia verificato o meno. Per questo motivo, le assicurazioni miste sulla vita sono dette anche assicurazioni sulla vita ad accumulo di capitale.

Entrambi i tipi di assicurazione rientrano nel 3° pilastro del sistema previdenziale svizzero e pertanto fanno parte della previdenza privata. Mentre l’assicurazione rischio vita serve solo a garantire una copertura in caso di rischio, l’assicurazione mista sulla vita viene pianificata come forma di previdenza finanziaria nella vecchiaia. In questo modo si può mantenere il tenore di vita anche dopo essere andati in pensione. L’assicurazione mista sulla vita, inoltre, è anche una soluzione che consente di risparmiare per la casa di proprietà ed è indicata per l’ammortamento indiretto di un’ipoteca.

Un’assicurazione sulla vita non deve essere necessariamente costosa; a seconda del prodotto si può stipulare un’assicurazione mista sulla vita già a partire da 100 franchi al mese. I lavoratori possono versare ogni anno nel pilastro 3a un massimo di 6’883 franchi (CHF 574.-/al mese), mentre i lavoratori autonomi senza cassa pensioni versano fino a un massimo di 34’416 franchi all’anno (CHF 2’868.-/al mese).

3. In che modo e quando è possibile liquidare un’assicurazione sulla vita?

Anche in questo caso esistono differenze tra l’assicurazione rischio vita e l’assicurazione mista sulla vita. La prima viene versata solo se il caso assicurato si verifica (ad esempio decesso o incapacità di guadagno). Se per tutta la vita non capita una simile disgrazia, non vi è alcuna possibilità di ottenere un rimborso dell’assicurazione rischio vita.

Discorso diverso, invece, per l’assicurazione mista sulla vita, perché con questa soluzione si accumula un capitale che viene corrisposto puntualmente al momento concordato (di solito il pensionamento).

Per riscuotere prima il proprio capitale bisogna verificare se l’assicurazione sulla vita viene versata nel pilastro 3a o 3b. Nel pilastro 3b è possibile scegliere liberamente la durata e quindi anche il momento della liquidazione.

Nel pilastro 3a, di norma i risparmi possono essere corrisposti non prima di cinque anni e non oltre cinque anni dopo il raggiungimento dell’età pensionabile ordinaria. Una riscossione anticipata nel pilastro 3a è anche possibile nelle seguenti situazioni:

  • Finanziamento/ristrutturazione/rinnovamento della casa di proprietà in cui si vive
  • Avvio di un’attività autonoma
  • Emigrazione dalla Svizzera
  • Adesione alla cassa pensioni o invalidità (a determinate condizioni)

4. Benefici fiscali dell’assicurazione sulla vita

I contributi dell’assicurazione sulla vita nel pilastro 3a possono essere detratti ogni anno dal reddito imponibile (fino all’importo massimo di legge), riducendo così l’onere fiscale effettivo. Al momento della riscossione del capitale, inoltre, si applica un’aliquota ridotta.

Nel pilastro 3b non è consentito detrarre i contributi dalle imposte; il credito viene tassato come patrimonio. In compenso, la riscossione è esente da imposta e può essere predisposta in qualsiasi momento. 

5. Realizzare il sogno dell’abitazione di proprietà con l’assicurazione sulla vita

Chi sin da giovane opta per un’assicurazione mista sulla vita, più tardi potrà utilizzare il capitale accumulato per il finanziamento di un’abitazione di proprietà in cui vivere. Se con la tua assicurazione sulla vita hai versato contributi nel pilastro 3b, potrai farti versare il credito esentasse. Per il pilastro 3a esistono in linea di massima due possibilità: puoi prelevare il denaro in anticipo oppure darlo in pegno. Di seguito ti spieghiamo entrambe le opzioni.

  • Prelievo anticipato del pilastro 3a: se desideri acquistare una casa in Svizzera, ricorda che almeno il 20% del prezzo d’acquisto deve essere coperto dal capitale proprio. Se non disponi di questo importo, puoi prelevarlo dal pilastro 3a. Lo stesso discorso vale anche se intendi rinnovare o ristrutturare il tuo immobile nel quale vivi. Ogni cinque anni, infatti, hai la possibilità di riscuotere denaro dal pilastro 3a, senza che sia previsto un importo minimo. L’importo corrisposto viene tassato con un’aliquota ridotta (che varia a seconda del cantone).
     
  • Costituzione in pegno del pilastro 3a: il capitale del pilastro 3a può anche essere utilizzato come garanzia per la banca, dando semplicemente in pegno il credito. In questo modo, l’istituto finanziario presso il quale hai preso l’ipoteca ha accesso al tuo capitale. Normalmente vi attinge solo se il pilastro 3a viene liquidato e usa tale capitale per ammortizzare l’ipoteca (trovi maggiori dettagli al riguardo nel paragrafo sull’ammortamento indiretto). Se però nel corso degli anni non riuscissi più a pagare gli interessi, la banca potrà attingere direttamente al credito del tuo pilastro 3a. Grazie alla garanzia data dalla costituzione in pegno, la tua banca può concederti condizioni migliori per il finanziamento.

6. Ammortamento indiretto dell’ipoteca con un’assicurazione sulla vita

Chi desidera acquistare un immobile in Svizzera deve versare almeno il 20% del prezzo d’acquisto attingendo a capitale proprio. La prima ipoteca per il finanziamento ammonta a due terzi del prezzo d’acquisto (circa il 65%). Se la quota di capitale proprio è inferiore a un terzo del prezzo d’acquisto (o il 35% circa), occorre una seconda ipoteca. A differenza della prima ipoteca, la seconda deve essere ammortizzata (in genere entro 15 anni o entro la data di pensionamento ordinaria).

Esistono due possibilità per l’ammortamento della seconda ipoteca:

  • Ammortamento diretto: con questa formula, l’ipoteca viene restituita alla banca con rate regolari (annuali). Il vantaggio: in questo modo, il debito ipotecario e i costi per gli interessi su prestiti ipotecari diminuiscono continuamente. Lo svantaggio: con la riduzione del debito d’interessi, diminuisce anche l’importo che si può detrarre dalle imposte. Aumenta di conseguenza il carico fiscale.
     
  • Ammortamento indiretto: in questo caso, il capitale non viene versato direttamente al creditore ipotecario (ovvero la banca), bensì nel pilastro 3a, ad esempio in un’assicurazione sulla vita. Questo conto viene poi dato in pegno alla banca. La banca preleva il denaro per ammortizzare la seconda ipoteca alla scadenza (quasi sempre al momento del pensionamento). In questo modo, il debito ipotecario e il debito d’interessi si mantengono costanti negli anni, il che si traduce a sua volta in un beneficio fiscale, in quanto tale debito può essere detratto ogni anno interamente dal reddito imponibile.  

Il tipo di ammortamento più adatto dipende naturalmente dalla situazione personale. Quindi, non si può dare una risposta generica.

Se valuti di stipulare un’assicurazione sulla vita come forma di garanzia e previdenza, ti consigliamo di richiedere una consulenza approfondita in modo da trovare il prodotto giusto per la tua situazione di vita e per i tuoi progetti futuri.

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